

Crescita e Sviluppo
Fino ai 18 mesi circa il bambino è estremamente curioso ed aperto alle novità, quindi bastano poche esposizioni ad un nuovo cibo per far sì che venga assaggiato.
Una volta passata questa fase, potrebbero però insorgere delle difficoltà e anche gli alimenti che prima venivano mangiati volentieri essere fortemente rifiutati.
La neofobia alimentare è una fase fisiologica della vita e va dai 2 ai 6 anni circa, con la crescita questa difficoltà diminuisce fino poi a scomparire nell’età adulta.
Coincide con una ulteriore maturazione delle capacità cognitive e analitiche del bambino (cominciata con lo svezzamento), che, molto semplicemente, inizia a riconoscere cosa gli piace davvero e cosa no, anche in riferimento a colore, sapore e consistenza.
Nonostante sia qualcosa di NON preoccupante, è molto importante lavorare sulla continua e costante esposizione a tutti i cibi, anche se vengono rifiutati, per fare in modo che questa rigidità non si trasformi in qualcosa di più problematico e duraturo nel tempo.
Mi rendo conto che non è semplice affrontare questa sfida da soli, senza scoraggiarsi o arrabbiarsi (sfido chiunque a mantenere la calma quando il cibo viene sputato o lanciato a terra): se vuoi possiamo farlo insieme, così da alleggerire il carico e ridurre ansia e stress.
Se però tuo figlio/figlia è un po’ più grandicello/a, ma comunque non ne vuole proprio sapere di mangiare alcune categorie di cibo, non preoccuparti!
Sono qui anche in questo caso!
L’educazione alimentare non ha età ed è sempre possibile cambiare la rotta!
Sarà un po’ più complicato, ma non per questo meno stimolante e soddisfacente; la cosa importante è che il professionista che se ne occupa sia specializzato in questo.
I bambini e gli adolescenti infatti, non sono piccoli adulti e vanno aiutati in maniera diversa!